Gino Zanellati nasce a Taglio di Po, in provincia di Rovigo, il 25 aprile 1915.
Durante la Seconda Guerra Mondiale fu arruolato con il grado di soldato nel 112° Reggimento Fanteria. Il 9 settembre 1943 fu catturato nei pressi di Roma dalle truppe tedesche ed internato in Sassonia, nel campo di Bautzen (un sottocampo di Gross-Rosen costruito nel luogo dove si trovava la fabbrica Waggon-und Maschinenfabrik, produttrice di vagoni ferroviari e di locomotive elettriche).
Gino Zanellati riuscì a sopravvivere fino alla Liberazione, dopo aver affrontato, insieme agli altri prigionieri, un lungo e travagliato percorso: il 19 aprile 1945 gli internati di Bautzen che fossero ancora in grado di camminare furono fatti evacuare dai tedeschi e condotti a Nixdorf (Mikulasovice, Repubblica Ceca), dove l’8 maggio 1945 furono finalmente liberati da soldati polacchi.
Gino Zanellati fece ritorno in Italia il 30 giugno 1945 e si stabilì a Fidenza, dove svolse la professione di cameriere in un hotel situato nel vicino comune di Salsomaggiore.
Fonti:
- Archivio della federazione parmense dell’Anrp, conservato presso l’Istituto storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Parma.
- “Subcamps of KL Gross-Rosen”, lista dei sottocampi di Gross Rosen consultabile all’indirizzo: https://en.gross-rosen.eu/historia-kl-gross-rosen/filie-obozu-gross-rosen/#brandhofen.