Marino Mingardi

Marino Mingardi
La pietra è stata posta il 26 gennaio 2021 in Piazza della Rocca a Fontanellato.

Marino Mingardi nacque a Fontanellato il 22 marzo 1920; con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale fu arruolato nel VI Reggimento Artiglieria della Guardia alla Frontiera. Dopo l’8 settembre fu catturato dalle truppe tedesche e deportato in Germania, nel campo di Treuenbrietzen (Brandeburgo). Il 23 aprile 1945, due giorni dopo la liberazione del campo da parte di contingenti dell’Armata Rossa, un reparto di tedeschi prelevò dal campo 131 prigionieri italiani e li condusse in una cava di sabbia poco distante; lì 127 di loro, tra cui Marino Mingardi, morirono sotto i colpi dei fucili dei tedeschi, mentre gli altri quattro, nascondendosi al di sotto dei cadaveri dei compagni, riuscirono miracolosamente a salvarsi. Una volta compiuta la strage, i soldati della Wehrmacht ricoprirono i corpi delle vittime di sabbia e se ne andarono, ignari della presenza di quattro superstiti.

Fonti:

- Albo IMI “Caduti Militari Italiani nei lager militari nazisti 1943-45” realizzato dall’Anrp (“Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall’Internamento, dalla Guerra di Liberazione e loro familiari”).

- Archivio Storico del Comune di Fontanellato.

- Web Documentario “Im Märkischen sand. Nella sabbia del Brandeburgo” (2016), disponibile online al seguente indirizzo: http://www.imidoc.net/it/#!/video/das-massaker/.