Luciano Jaschi, partigiano “Dipaco” della 31° Brigata Garibaldi “Copelli”, nacque a Roma il 14 dicembre 1925. Prese parte alla Lotta di Liberazione nel Parmense a partire dal gennaio 1944. “Dipaco” si trovava a Varano de’ Melegari quando, il 10 gennaio 1945, fu fatto prigioniero dai tedeschi durante un rastrellamento. Jaschi fu immediatamente condotto a Parma, a Palazzo Rolli, dove si trovava la sede cittadina dell’SD tedesca, e di lì nel carcere di San Francesco. Dopo un breve periodo di detenzione, il partigiano fu trasferito nel campo di transito di Bolzano. Un documento redatto dalla Croce Rossa Internazionale attesterebbe un passaggio di “Dipaco” anche presso la Sipo di Verona, ma si tratta di una testimonianza isolata, di cui non si trova riscontro altrove.
Vi è invece concordanza tra le fonti sul prosieguo della storia: il 4 febbraio 1945 Jaschi giunse nel lager di Mauthausen in Austria, dove gli venne assegnato il numero di matricola 126240. Causa della deportazione – così si legge nel certificato della Croce Rossa Internazionale – fu, come del resto per tutti gli altri oppositori politici, la Schutzhaft, ovvero la custodia preventiva. Il 17 febbraio “Dipaco” fu trasferito nel sottocampo di Gusen e vi rimase fino al giorno della sua morte, il 18 aprile.
Fonti:
- Archivio ANED, sezione di Parma
- Il libro dei deportati, a cura di B. Mantelli e N. Tranfaglia, Milano, Mursia, vol. I.
- Database “Caduti della Resistenza parmense”, realizzato da ISREC Parma.
- Database “Deportati dal parmense”, realizzato da ISREC Parma.